La Meditazione Buddista

La meditazione buddista segue il filone religioso imponendo ai suoi seguaci di meditare per attuare una trasformazione interiore. La meditazione buddista serve per vincere ogni distrazione della vita reale per permettere all’essere umano di percepire la verità e la vera natura di ogni cosa.

Tra le tante tecniche ascetiche, quella della meditazione buddista è l’unica ad aver zittito medici e detrattori delle scienze olistiche mediante prove di miglioramento misurate su basi scientifiche. Il metodo buddista funziona, la meditazione consapevole, attuata con grande concentrazione del praticante su basi quali la respirazione e altre tecniche, è provato che migliora i processi cognitivi e nella sfera emozionale, oltre a curare disturbi legati allo stress e all’ansia. Sembra avere un effetto benefico anche sui sintomi della depressione e anche sul controllo dell’ipertensione sui soggetti che soffrono di questa patologia.

Inoltre, è stato appurato che meditare con il metodo buddista sembra rallentare i processi ossidativi cerebrali, preservando il cervello dall’invecchiamento. Altro beneficio della tecnica ascetica buddista è quello di essere efficace contro l’insonnia, anche se questa caratteristica varia da soggetto a soggetto. La tecnica buddista è detta anche meditazione della gentilezza amorevole, in quanto l’obiettivo di chi la pratica è quello dello sviluppo di sentimenti quali amore e bontà in maniera incondizionata. Questo aiuta a risolvere i conflitti interiori generati da sentimenti nocivi come la rabbia e l’astio coniugale. Per essere efficace, ecco alcuni consigli per praticare la tecnica buddista regolarmente e con efficacia, anche per pochi minuti al giorno.

LA TECNICA DI MEDITAZIONE BUDDISTA.

La tecnica buddista funziona solo se si pratica con regolarità. Bisogna che ogni adepto trovi l’orario migliore per poter meditare, ed è una scelta soggettiva. C’è chi si trova meglio a meditare alle prime ore del mattino, in modo da affrontare un nuovo giorno più carichi e con più consapevolezza, mentre al contrario c’è chi vuole scaricare la tensione prima di dormire per combattere l’insonnia e gestire l’ansia degli impegni dell’indomani. I maestri istruttori sconsigliano caldamente di meditare quando si è veramente troppo stanchi, in quanto la tecnica di meditazione buddista, anche se sembra molto semplice, richiede concentrazione. Il sonno distrae e po’ sorgere la frustrazione di non aver meditato in maniera efficace. Piuttosto che arrecare danno a noi stessi, è meglio saltare un giorno, farsi una bella dormita e prolungare il tempo di meditazione l’indomani.

Anche il luogo riveste la sua importanza in questa tecnica ascetica: non deve essere rumoroso né troppo caldo o freddo, inoltre, deve isolare il meditante dai condizionamenti esterni. Ovviamente, deve essere anche pulito: i monaci tibetani hanno un rito purificatore, nel quale puliscono lo spazio intorno a loro, come se scacciassero appunto i pensieri negativi e le distrazioni prima della sessione di meditazione.

Prima di iniziare la meditazione buddista, bisogna spegnere il cellulare e gli altri apparecchio elettronici, oltre a staccare il telefono e il citofono. L’isolamento deve essere totale, altrimenti basta una lieve interruzione per rendere vane anche tre ore di sessione meditativa. Unico allarme ammesso, un timer.

MEDITAZIONE BUDDISTA: PER QUANTO TEMPO?

Non esiste un criterio fisso, ogni persona ha le sue preoccupazioni più o meno grandi, oltre a seguire un percorso soggettivo di trasformazione interiore. Per questo si consiglia di iniziare con sessioni di mezz’oretta per poi prolungare il tempo, fino a non avere più bisogno del timer. In realtà, anche i monaci tibetani seguono il gong delle campane o dello stesso gong quando si ritirano in preghiera meditativa, ma per altre ragioni. Se si vuole ritrovare l’equilibrio interiore e stare meglio con il proprio IO, i maestri raccomandano di prendersi più tempo possibile anche per affinare la tecnica base.

Non basta sedersi in posizione comoda, rilassarsi e chiudere gli occhi, bisogna anche comprendere le ragioni per cui si sta meditando e cercare di superare eventuali emozioni ed eventi negativi magari ripetendo un “mantra” personale per aiutare la mente a concentrarsi sulla meditazione buddista.