La Meditazione Trascendentale

Tecnica per sviluppare le potenzialità individuali e collettive, la meditazione trascendentale fa riferimento alla filosofia di Maharishi. Il suo concetto, detto effetto Maharishi, si sviluppa mediante le onde celebrali. Insomma, la meditazione trascendentale non è derivante da un concetto o filosofia religiosa, bensì dall’idea di un maestro indiano il quale studiava il cervello e le sue capacità. Maharishi sosteneva fervidamente che il lavoro del cervello potesse essere in grado di opporsi anche alle onde elettromagnetiche, annullando di fatto gli aspetti negativi di quest’ultime e rendendo la vita dell’uomo armoniosa con ciò che lo circonda.

Il concetto di tecnica ascetica trascendentale si basa proprio su questo pensiero: anche la psicologia sembra dare ragione al maestro, in quanto il cervello umano viene usato solamente in una minima parte: l’uomo si limita a d usare uan percentuale che va tra i 5 e i 10% delle sue attività cerebrali, mentre Maharishi era convinto che il cervello potesse sviluppare altre capacità se allenato: durante una seduta di meditazione, infatti, la mente entra in uno stato di quiete, come se ritrovasse se stessa. E’ un po’ quando si guarda il mare e si vedono le onde che pur essendo alte e schiumose, si fondono con il resto dell’acqua. Lo stesso movimento lo dovrebbe effettuare il cervello durante una seduta di meditazione trascendentale. La persona meditando tirerà fuori il su SE’ INTERIORE, la cosiddetta sorgente del pensiero.

Questa specifica tecnica di meditazione è stata sdoganata grazie ai Beatles e agli Anni Sessanta e Settanta, anche se ancora oggi è annoverata tra e caratteristiche del movimento hippy, molto in voga in quei decenni.

LE VIRTÙ DELLA MEDITAZIONE TRASCENDENTALE

Nonostante ci siano ancora remore da parte della comunità medico-scientifica, questa specifica tecnica di meditazione e rilassamento è il cavallo di battaglia di ogni terapia naturale per combattere ansia, stress e danni correlati. E’ uan tecnica usata anche per la lotta contro patologie quali depressione e stati di stress altissimi. Meditando con la tecnica trascendentale, si abbassano notevolmente i livelli di ansia, migliora l’umore ed è provato che si può controllare l’ipertensione e l’asma.

Sia chiaro, la meditazione non è sostitutiva di ogni cura o medicinale prescritto dal medico, nonché la trascendentale non sostituisce lo specialista, in particolar modo se il paziente affetto da gravi forme di depressione, ansia e asma. Tuttavia, è stato comprovato che chi pratica regolarmente questa attività meditativa non solo ne trae beneficio sia fisicamente che mentalmente, bensì raggiunge uno stato tale di benessere da aprirsi di più con la collettività in maniera positiva. Studi confermano che se la popolazione delle grandi città praticasse la meditazione trascendentale, i crimini e i comportamenti obbrobriosi quali bullismo, vandalismo, conflitti e incidenti di qualunque tipo avverrebbero con frequenze tali da non aver bisogno di essere contate.

A CHI È RIVOLTA LA MEDITAZIONE TRASCENDENTALE

Per chi vuole approfondire le tecniche della meditazione trascendentale a livello professionistico, deve iscriversi a una scuola specifica, dove verranno insegnate le tecniche e l’evoluzione di questa pratica molto rinomata nell’ambiente olistico. Bisogna tenere presente che chi insegna questa pratica deve tenere conto delle patologie del soggetto ma anche dell’insieme che circonda la persona in questione, per poter suggerire le migliori pratiche trascendentali e per potenziare le capacità soggettive e collettive. Se per la strada dell’insegnamento bisogna avere volontà, chi cerca solo una tecnica di rilassamento o per potenziare le proprie capacità cerebrali, può rivolgersi a un centro specializzato o in una palestra dove vengono praticate diverse tecniche di meditazione.

La tecnica trascendentale è davvero per tutti, anche per i bambini, però in fase di apprendimento solo chi ha una volontà di ferro e perseveranza può resistere e proseguire il cammino del miglioramento collettivo e del proprio IO. E’ indicatissima se praticata in gruppo, specialmente a livello aziendale e scolastico, per la risoluzione dei conflitti, e nel campo della riabilitazione, principalmente in soggetti affetti da patologie e/o traumi che hanno interessato il cervello.