Nel 1996 ho maturato l’esigenza di dare vita ad Energheia, la prima scuola italiana per terapeuti esoterici, con la convinzione che essa potesse accogliere un adeguato numero di persone provviste di specifiche caratteristiche. In particolare essa si rivolge a coloro che stanno vivendo la transizione dalla condizione di aspirante a quella di discepolo. Ossia a tutti quelli che, seppure in modo ancora confuso, iniziano a sentire chiaramente il richiamo della loro anima. (Massimo Rodolfi)
Ogni essere umano, così come ogni creatura di ogni piano di esistenza in ogni dimensione dell’universo, svolge un percorso che ha un senso e che dà un preciso contributo alla vita, concorrendo a modificare la materia, quindi la coscienza, del grande essere nel quale ci muoviamo, viviamo e siamo, che molti chiamano Dio, altri universo, altri ancora coscienza cosmica e così via. Nella fattispecie l’uomo, che come tale esiste definendo il quarto regno di natura su questo pianeta, inizia il suo arco vitale come essere primitivo, per culminare il suo cammino come Maestro di saggezza. Questa evoluzione si svolge attraverso una moltitudine di incarnazioni, durante le quali l’individuo, grazie alla legge di causa effetto, ma non solo, sperimenta tutte le condizioni che un essere umano può sperimentare nel suo regno, apportando nel contempo, grazie alle sue caratteristiche, diciamo innate, il suo unico e irripetibile contributo alla vita.
Esotericamente, il tragitto che la specie umana compie lungo la grande spirale cosmica, viene suddiviso in tre fasi, definite il Sentiero del Dolore, il Sentiero della Prova e il Sentiero dell’Iniziazione, ognuna della quali sfocia nella successiva. Possiamo anche definirle in questo modo, la prima è la lunga fase della non comprensione della vita e della rigida sottomissione alle sue leggi. La seconda è quella dell’inizio di una relativa consapevolezza, durante la quale, quel principio della coscienza umana, che possiamo chiamare anima, inizia timidamente a manifestarsi. Nella terza fase, l’uomo si libera dall’ignoranza e, quindi, dalla sofferenza, raggiungendo la condizione del Liberato, ossia di colui che non è più vincolato dalla necessità dell’esperienza umana.
Dopo aver sperimentato in una certa misura, in questa mia incarnazione, il significato di questi sentieri, nel 1996 ho maturato l’esigenza di dare vita ad Energheia, la prima scuola italiana per terapeuti esoterici, con la convinzione che essa potesse accogliere un adeguato numero di persone provviste di specifiche caratteristiche. In particolare essa si rivolge a coloro che stanno vivendo la transizione dalla condizione di aspirante a quella di discepolo. Ossia a tutti quelli che, seppure in modo ancora confuso, iniziano a sentire chiaramente il richiamo della loro anima. Per farcene un’idea in pratica devo dire che, tipicamente, il candidato ottimale all’iscrizione a questa scuola è chi si trova “sull’ultima spiaggia”, ossia colui che le ha provate tutte ma non è ancora soddisfatto, chi ha fatto seminari di ogni tipo ma sente che, in fin dei conti non gli hanno dato strumenti veri e profondi di comprensione di sé. D’altro canto, l’individuo non può che essere anche fortemente motivato, perché, anche se non sa bene cos’è quell’impulso che lo spinge a ricercare sempre di più la conoscenza, di lì a poco non desidererà altro nella sua vita che comprendere i veri moventi dell’esistenza.
Il percorso che ho pensato, quando ho creato Energheia, era in funzione di offrire degli strumenti estremamente concreti per la comprensione e la trasformazione della propria coscienza. Non può esistere nessun tipo di terapia esoterica senza mettere veramente in discussione la propria vita. In realtà poi il vero terapeuta esoterico è colui che vive come anima, ossia chi, come ci ha mostrato Gesù Cristo, cerca per prima cosa il Regno dei Cieli. Perché solo la luce dell’anima può dare armonia e guarigione alla disarmonia e malattia della personalità umana. Il resto è tecnica, inefficace senza questo fondamento. Diviene quindi chiaro che il percorso che ti porta a diventare un terapeuta esoterico coincide con quello della tua liberazione personale, così come diviene sempre più chiaro che non si può essere liberi senza servire l’umanità. Ovviamente tre anni di scuola non conducono all’illuminazione o ad essere il terapeuta perfetto, ma di sicuro possono guidare nel processo di acquisizione degli strumenti necessari ad inoltrarsi lungo questo cammino.
L’approccio della scuola è teorico-pratico, perché nell’insegnamento esoterico non si da l’uno senza l’altro, la conoscenza nel campo della coscienza non può sussistere se non è fondata sull’esperienza. D’altronde l’esoterista si differenzia dal mistico perché non si nutre solo della sua forte aspirazione verso il divino, ma è anche colui che conosce la vita nei suoi funzionamenti occulti e non. Così come si differenzia anche dall’intellettuale perché non gli bastano le elaborazioni di una dialettica mentale, ma deve sperimentare in pratica che la conoscenza produce anche cambiamento nella sua vita. Dal punto di vista teorico, nel corso dei tre anni, vengono affrontati tutti gli argomenti utili e necessari ad avere una solida conoscenza di base della realtà occulta dell’esistenza.
Considerando che la dimensione della materia fisica è una piccola percentuale di quello che vive la complessità della nostra coscienza, non si può perdere tempo a dimostrare se esistono o no altre dimensioni, questa conoscenza seguirà con l’esperienza, ma bisogna cominciare da subito a studiare i fondamenti del sapere occulto, perché solo così si pongono le basi della possibilità di comprendere le relazioni che legano la malattia alla sua origine, la sofferenza alla sua nascita o, in generale, la cause agli effetti. Dal punto di vista esoterico è ben noto che le cause degli avvenimenti non risiedono sul piano fisico, ma che caso mai su questo “precipitano”, quindi, per conoscere che cosa veramente determina l’esistenza umana, bisogna conoscere tutti i piani della vita e le loro correlazioni.
Come dicevamo però, questa conoscenza non può essere solo teorica, ed è per questo motivo, che le prime lezioni della scuola sono dedicate a due questioni fondamentali nel campo della trasformazione della coscienza: la meditazione e l’integrazione della personalità. Da subito quindi inizia la pratica, ma la cosa di cui bisogna rendersi conto è che questa non è possibile senza mettere completamente in discussione la propria vita. Il processo non è indolore, né immune da dubbi e da resistenze, però, veramente, non è possibile realizzare nessuna alchimia della coscienza senza questa disponibilità al cambiamento. Per potere aiutare qualcuno a “guarire” bisogna perlomeno essere sulla strada della propria guarigione e, per guarirsi bisogna riconoscere il proprio male, che consiste in tutto ciò che non conosciamo del mondo sotterraneo di noi stessi. In sintesi la terapia esoterica, al di là delle specifiche tecniche, consiste nell’aiutare gli altri a orientarsi verso la propria anima, realizzando l’innocuità nella propria vita.
Il contatto con l’anima è la prima fonte di guarigione, ed è proprio questo che il novello terapeuta deve iniziare a sperimentare, però il percorso che conduce nel quinto regno di natura, o Regno dei Cieli, come lo chiamava Gesù Cristo, non è così immediato. Sempre Gesù ci ha ricordato che “il Regno dei Cieli è dei violenti”, che non significa che bisogna sviluppare caratteristiche distruttive, ne abbiamo mediamente abbastanza, quanto piuttosto che sono richieste una forza ed una dedizione non comuni per continuare ad avanzare sul Sentiero del Discepolato e dell’Iniziazione. Risolvere tutti i nodi della propria personalità, esaurendo così quello che in sanscrito è definito karma, può avvenire solo attraverso una profonda e scientifica modificazione di sé. A questo serve la scienza esoterica, che può essere trasmessa solo da Maestro a discepolo, a conoscere tutti i passi da muoversi sul Sentiero, salvo il fatto che ognuno, nella sua più assoluta libertà, muoverà i suoi passi, secondo le sue esigenze e le sue particolarità, nella direzione che la sua anima richiede. Salvo il fatto poi di riconoscere l’universalità di questo Sentiero, una volta che lo si è sperimentato.
Tutti gli esseri umani, nel lungo percorso delle loro incarnazioni, sperimentano ogni cosa possibile su questo mondo, è solo una questione di tempo. Il problema è: in che tempo ti trovi adesso? Se è tempo che alzi gli occhi al cielo della tua anima, allora non potrai fare a meno di ricercare ciò di cui hai bisogno per crescere.
Quando l’allievo è pronto il Maestro arriva.
Informati sulla scuola Energheia cliccando il link dedicato https://www.yogavitaesalute.it/energheia/ e leggi le motivazioni che hanno portato Massimo Rodolfi a fondare nel 1996 Energheia, prima scuola italiana di formazione per terapeuti esoterici cliccando questo link https://www.yogavitaesalute.it/energheia-motivazioni/
Massimo Rodolfi
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