Che cosa hanno in comune il sacrificio di Maria, lo Zodiaco e il sentiero iniziatico? Il viaggio nel regno umano attraverso le diverse tradizioni.
Negli articoli precedenti vi ho illustrato il sentiero iniziatico alla luce di quello che ci ha mostrato il maestro Gesù con la sua vita. Probabilmente vi sembreranno paragoni astrusi e improbabili, io invece li vedo come interessanti spunti di riflessione per capire meglio le leggi della vita, chi siamo, da dove veniamo, e soprattutto dove stiamo andando.
Secondo me questi esempi, e quelli che vi andrò a “raccontare” oggi, ci possono aiutare a comprendere che le leggi della vita sono uguali per tutti, e che la vita è unione, cioè Yoga.
Per noi uomini sul sentiero l’esempio fondamentale è Maria. La Madonna rappresenta la Madre, mater, e quindi come accezione più ampia la materia. In questo caso la materia nella sua possibilità più elevata, la materia perfezionata, perché in Maria la materia ha raggiunto il compimento nel momento stesso in cui si “arrende” allo spirito e dice “sia fatta la Tua volontà”. Questo sarà il culmine di ogni vita umana, quando l’uomo metterà la sua personalità a disposizione dell’anima e dirà sia fatta la tua volontà, non più quella limitata della personalità.
Il risultato è stato che la Madonna, sacrificando la sua volontà alla volontà del Signore, alla fine è Assunta in Cielo. Quello che a noi uomini sembra un sacrificio, inteso come sofferenza, in realtà è la porta verso la liberazione.
Banalizzando, per farvi sorridere un po’, pensate che Lei ha compiuto questo sacrificio 2000 anni fa… e da 2000 anni è in Cielo Beata; noi che 2000 anni fa eravamo presenti, magari come soldati romani che sbeffeggiavano il Cristo sorridenti… siamo ancora qua nel samsara, in questo ciclo di rinascite difficilmente definibile come beatitudine e anzi molto spesso definito di sofferenza.
Siamo ancora nel Samsara solo perché continuiamo a seguire le attrazioni della nostra personalità invece che alzare gli occhi al cielo, rivolgerci alla nostra anima e dire “sia fatta la Tua volontà”. Questo è il significato di sacrificio, sacrum facere, cioè rendere sacra la materia, ed è questo il piccolo grande passo che dobbiamo compiere per avviarci verso la liberazione. Il problema è che non abbiamo ancora capito che in realtà siamo la nostra anima, che i corpi sono solo strumenti di manifestazione dell’anima nei vari piani della creazione, ci siamo dimenticati chi siamo veramente e ci siamo identificati con gli strumenti. Invece in quanto strumenti i corpi “devono” fare la volontà di chi li utilizza.
Capite che la nostra stessa religione esprime in modo simile ciò che è affermato nelle sacre scritture orientali, ma non per dire che una religione ha torto e una ha ragione, oppure perché qualcuno ha copiato, semplicemente dobbiamo capire che i grandi uomini che in tutte le tradizioni hanno squarciato il velo di maya e in essenza hanno visto le stesse cose. Il problema è nato quando hanno dovuto raccontarle agli uomini che non vedono, e allora ognuno ha esposto le verità rapportandosi con le persone che aveva di fronte in quel momento. Su queste differenze, solo di esposizione, gli uomini hanno costruito dogmi e magari si fanno la guerra… è proprio il caso di dire: “quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”.
Un altro bellissimo archetipo del viaggio nel regno umano è raffigurato dallo zodiaco. Chiedo scusa in anticipo, ma per esigenza di sintesi dovrò banalizzare enormemente l’argomento, qualcuno storcerà il naso, ma in questi articoli l’intento è di solleticare l’intuizione e dare degli spunti di riflessione che inevitabilmente andranno approfonditi in altra sede.
Vi dico subito che vedremo lo zodiaco come archetipo, e che il segno zodiacale nel quale siete nati non indica il vostro attuale livello evolutivo come anime, ma una tappa della vostra personalità.
Parlando dello zodiaco i primi 3 segni sono il percorso di avvicinamento all’incarnazione umana: in Ariete si forma il corpo mentale (la volontà di essere: è governato da Marte e il Sole vi è esaltato), nel Toro si aggrega il corpo astrale, i sentimenti e le emozioni (il suo pianeta è Venere e la Luna vi è esaltata) e in Gemelli si costruisce il doppio eterico (è un segno doppio, governato da Mercurio che è il messaggero, esattamente come l’eterico è il messaggero tra il corpo fisico e il corpo astrale).
In Cancro l’uomo nasce, e all’inizio della sua evoluzione fa parte dell’umanità media, potremmo dire della massa. Lottando contro il mondo e contro i suoi simili si costruisce una forte personalità, che è ben rappresentata dal segno del Leone. E qui avviene un passaggio interessante, perché quando la personalità è sufficientemente sviluppata, l’anima è attratta dai suoi strumenti che sente finalmente adeguati e desidera manifestarsi. Qui abbiamo il segno della Vergine, il Cristo in noi che comincia a farsi sentire, la nostra anima vuole nascere e manifestarsi.
Molti “aspiranti” sono a questo punto nel quale l’anima inizia a spingere sempre di più per manifestarsi liberamente, mentre la personalità resiste perché non vuole rinunciare ai propri attaccamenti. Questo è il segno della Bilancia, dove la parte spirituale emergente e la parte ancora materiale sono in equilibrio.
Per vincere gli attaccamenti alla materia veniamo sottoposti alle tentazioni, alle prove che ben simboleggia il segno dello Scorpione, governato da Saturno che è appunto il pianeta delle prove. In questo segno dobbiamo fare i conti con i nostri desideri e con ciò che ancora ci tiene legati alla materia.
Per inciso non è che ci reincarniamo per sfiga, sono i nostri desideri che ci obbligano a stare nel samsara, cioè a rinascere vita dopo vita fino alla estinzione dei desideri stessi che coinciderà con la liberazione. Dopo le prove dello Scorpione molti veli cadono e la meta diventa più chiara, l’uomo diventa un “discepolo”, cioè colui che comincia ad avere accesso al piano delle cause pur non essendo ancora “nato” sul piano causale.
E’ colui che è nel cortile del Tempio, non vi può ancora accedere, però adesso il Tempio è li davanti e lui sa che quella è la sua meta. Siamo nel segno del Sagittario, la freccia, simbolo che la direzione adesso è chiara.
Il discepolo userà tutti gli strumenti che ha a disposizione per accedere al Tempio, simbolo del sentiero iniziatico, e come premio dei suoi sforzi o meglio, sanciti i risultati ottenuti con i suoi sforzi, l’uomo diventa un “iniziato”, il cui simbolo è il Capricorno, cioè la capra che scala la montagna. Da sempre il sentiero iniziatico è stato paragonato alla scalata di una montagna che porta alla vetta dell’illuminazione.
Un iniziato è colui che inizia a vivere come anima, e questo fa cambiare l’atteggiamento nei confronti della vita, non è più la personalità del Leone che dice solo “Io”, “mio”, ma è l’anima che nella sua manifestazione tende ad irradiare, e la sua gioia diventa il servizio. Siamo nel segno dell’Acquario, il portatore d’acqua, che è vita, e lui la distribuisce… L’età dell’Acquario sarà un’era in cui la condivisione e la comunione saranno largamente diffuse.
Ed infine in Pesci abbiamo il Salvatore del mondo, l’uomo che, raggiunta la vetta più elevata di tutta l’evoluzione possibile (limitatamente al regno umano), attira su di sé il karma degli uomini, sempre per quanto possibile in armonia con le Leggi della vita.
E’ tutto scritto, è un viaggio meraviglioso che ogni uomo deve compiere e che in realtà sta già compiendo. Niente avviene per caso, la vita ha un senso , che ci porterà sempre di più verso la liberazione e la gioia.
Non ci resta che smettere di opporci alla vita e come Maria dire “Sia fatta la Tua volontà”.
Per meglio approfondire questo e altri argomenti vi rimando alla sezione Yoga per Tutti del Portale della consapevolezza Yoga, Vita e Salute https://www.yogavitaesalute.it/blog/
Roberto Rovatti
Immagine in evidenza: Giambattista Tiepolo, Il sacrificio di Ifigenia, 1775, Villa Valmarana, Vicenza
Immagine nell’articolo: “Il Sacrificio di Noè” Olio su tela della I^ metà del ‘600 Cerchia di Nicolas Poussin (Les Andelys1594-Roma1665)
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